Tirreno-Adriatico 2021, trionfo in solitaria per il nuovo leader Tadej Pogačar! Van Aert tiene – Fabbro miglior italiano
I Prati di Tivo premiano Tadej Pogačar alla Tirreno-Adriatico 2021. Il corridore della UAE Team Emirates è partito ai -6 chilometri dall’arrivo ed è riuscito a togliersi tutta dalla ruota, involandosi in solitaria verso il traguardo e la maglia azzurra di leader. Alle sue spalle, il secondo posto è andato a un ottimo Simon Yates (BikeExchange), partito invece sucessivamente ai -3 e arrivato sul traguardo soltanto con pochi secondi di ritardo dallo sloveno. Il podio è poi completato da Sergio Higuita (EF), che ha battuto Mikel Landa nella volata per il terzo posto. Perde quasi 50″ un comunque coriaceo Wout Van Aert (Jumbo-Visma), che deve cedere la maglia di leader al vincitore di giornata. Il migliore degli italiani è Matteo Fabbro (BORA-hansgrohe), settimo al traguardo a 42” dallo sloveno, mentre si scioglie come neve al sole la INEOS Grenadiers dopo il gran lavoro svolto fino a quattro chilometri dal traguardo.
Il primo scatto è quello buono per formare la fuga di giornata. A lanciarsi sin dal chilometro zero nel tentativo che caratterizza gran parte della giornata sono Mattia Bais (Androni-Sidermec) e Mads Würtz Schmidt (Israel Start-Up Nation), ai quali si aggiungono poco dopo anche Emil Vinjebo (Qhubeka-Assos) e Benjamin Thomas (Groupama-FDJ), che potrà così a lungo fregiarsi del titolo di leader virtuale visto che in classifica ha un ritardo piuttosto esiguo. Vedendo che il gruppo si rialza, Marco Canola (Gazprom-Rusvelo) si lancia solitario all’inseguimento del quartetto di testa, rientrando su di loro dopo poco più di venti chilometri di cosa. Con lui si riporta davanti anche Vinjebo, che aveva perso precedenza contatto in uno strappo.
Il quintetto così composto non fa paura al gruppo, con la Jumbo – Visma che concede molto spazio nelle prime fasi di corsa. Crescendo in maniera regolare, il vantaggio massimo raggiunge i nove minuti quando la corsa arriva ad Antrodoco, da dove si comincia a salire verso Sella di Corno, la prima ascesa del giorno, anche se non GPM. In questo frangente la formazione di Wout Van Aert inizia a cambiare ritmo, cominciando a recuperare terreno ai cinque attaccanti, che provano a proseguire di buona lena. I fuggitivi continua a perdere terreno anche sul Passo Capannelle dove è la Bahrain-Victorious ad alzare il ritmo. A pochi chilometri dalla vetta, Canola e Vinjebo sono i primi ad alzare bandiera bianca, lasciando al comando gli altri tre contendenti. Schmidt transita per primo in cima davanti a Bais e Thomas, con Canola e Vinjebo a inseguire ormai ad oltre due minuti di distanza e il gruppo a 5’31”.
La situazione prosegue senza variazioni fino all’imbocco della salita dei Prati di Tivo quando Thomas prova a saggiare le energie residue dei compagni di fuga. Il francese viene però ripreso ben presto da Schmidt, che prosegue insieme a lui fino ai -12 dall’arrivo, quando decide di attaccare in solitaria. Alle loro spalle, appena imboccata la salita, anche il gruppo inizia a sfilacciarsi con van der Poel che è il primo a lasciarsi subito sfilare insieme ad altri corridori non interessati alla tappa, quali Ballerini e Van Avermaet. Il primo a muoversi tra i big è Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) a poco più di dieci chilometri dalla vetta, ma la sua azione non gli permette di guadagnare che una decina di secondi a causa del gran lavoro svolto dalla INEOS Grenadiers e soprattutto da un brillante Filippo Ganna, che riesce anche nell’intento di isolare un Wout van Aert molto attento.
A otto chilometri dall’arrivo scatta finalmente Egan Bernal, ma Pogačar e soci vanno subito a chiudere per un nulla di fatto. A questo punto la INEOS continua con la propria tattica aggressiva provando a giocarsi la carta Geraint Thomas, che prova un paio di scatti consecutivi per alzare il ritmo. Ai -6 chilometri dal traguardo, Pogačar in persona si riporta da solo sul gallese, il quale però nulla può sull’accelerazione dello sloveno un chilometro dopo in concomitanza con il riassorbimento di Schmidt, finora ancora al comando della corsa.
Poche centinaia di metri e il gruppetto dei migliori, ridotto a una ventina di unità, va a riprendere il gallese Thomas, perdendo però un esausto Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo). Ai -4 attacca finalmente di nuovo Bernal, che viene però recuperato subito da Landa e Yates, il quale prova ad andarsene da solo ai -3 chilometri dall’arrivo. Il britannico riesce a fare il vuoto, intanto che alle sue spalle nessuno dà il cambio a van Aert, che si carica sulle spalle tutto il peso dell’inseguimento con Joao Almeida, Sergio Higuita, Jakob Fuglsang, Simon Carr e Nairo Quintana. Insieme a loro c’è anche Matteo Fabbro (BORA-Hangrohe) ma non Egan Bernal, che cede di schianto e non chiuderà nemmeno in top ten.
Gli ultimi chilometri sono un assolo del campione sloveno che taglia il traguardo con soli sei secondi di margine su Yates, che ha sbagliato i tempi del proprio attacco di poco, e 29 sulla coppia Higuita-Landa. Bene anche Quintana e Almeida, che anticipano un ottimo Matteo Fabbro, giunto al traguardo insieme a Carr e con tre secondi di vantaggio su un generosissimo van Aert, che perde la maglia azzurra ma che rimane perfettamente in corsa per la vittoria finale.
Risultato Tappa 4 Tirreno-Adriatico 2021
Classifica Generale
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